Amore platonico by Ruinetti
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Da FighilleArte - 27 giugno 2018
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Amore platonico
Era un bel giovane, poco socievole. Lo aveva
investito un amore violento. Studiava quello che gli
pareva. Aveva nel cervello un'idea fissa: ricciola,
bionda, con gli occhi celesti. Qualche ragazza lo
guardava, ma lui pensava a quella che,
incontrandolo, abbassava lo sguardo, non lo
guardava. Così pensava che non lo pensasse, però,
in realtà, non lo sapeva perché non le aveva mai
parlato, era timido, insicuro, aveva paura del rifiuto.
Rimaneva nell'incertezza, in fondo alla quale
insisteva un barlume di speranza, mentre un
eventuale 'no' dichiarato avrebbe chiuso il sipario
con la scritta 'fine.'
Amava un'assenza, come i più grandi dell'antologia,
Dante e Petrarca, ma loro erano contenti, lui no.
Quell'amore era dolore, del quale non poteva fare a
meno, lo desiderava. Era una pena continua.
Col passare del tempo la sua patologia spirituale
divenne cronica. Faceva il proposito di azzardare, di
cercare quella ragazza e fermarla, ma non lo
faceva, risolveva di parlarle alla messa della
domenica, ma c'era quell'amica. Le andava vicino,
però rimaneva impacciato, muto.
Così passarono gli anni, una decina, durante i quali
lei si sposò e anche lui si sposò. Quando una
mattina di maggio, nel viale dei tigli, se la vide
davanti. Teneva per mano i due figli con gli zainetti
sulle spalle. Si era un po' irrobustita, ma aveva
ancora qualche riflesso fulgido dell'adolescenza.
D'impulso le sussurrò:
“Ti ho sempre amata”.
“Anch'io”.
Poi ognuno proseguì nella propria direzione. E la
pena s'ingentilì. Però fu doppia.
Passarono altri anni, ma non trascolorò quell'idea
fissa ricciola, bionda, con gli occhi celesti. Ormai lui
viveva in un'altra città, ma periodicamente tornava
al paese per deporre qualche fiore sulle tombe dei
suoi genitori e dare un saluto ai mancati suoceri,
presso i quali, come sperava, finalmente la
rincontrò. Ma non era più la stessa. Gli fece venire
in mente il biancospino quando ha perduto
l'infiorescenza. Solo gli occhi erano ancora due
gocce di cielo. Fu contento dell'incontro, di averci
per la prima volta, pur brevemente, conversato. Fu
come se si fossero detti solo gli indici di due libri
bugiardi. E la pena non trascorse, ma gli fu amica
malinconica.
Per tutta la vita aveva tradito la moglie con quella
luce che lo aveva colpito nella prima giovinezza,
con l'illusione del ricordo, con la sofferenza che
insegue la speranza. Era certo che la sua non fosse
una storia isolata, bensì frequente e che tanto
amore, dopo il gran passo, dopo le sue Colonne
d'Ercole, brillerà nelle notti con una nuova stella.
Franco Ruinetti
Illustrazionedi Enzo maneglia
Philosophie » Psychologie Liebe & Sexualität Spiritualität & Glaube Zwiespalt Sprache Visionen
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Kommentare (1)
Member
Love story....
gungor, am 01. July 2018 Beitrag melden antworten applause 0